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“Cresce l’attesa per il concorso docenti 2023 procedura straordinaria: pubblicato il decreto in Gazzetta Ufficiale, il bando è imminente.”

Il decreto che autorizza l’avvio della procedura per il concorso straordinario ter è stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 settembre, con la firma del Ministro dell’Economia e del Ministro della Pubblica Amministrazione. Questo decreto permette al Ministero dell’Istruzione e del Merito di iniziare la procedura del concorso docenti 2023, che prevede l’assunzione di 30.216 docenti, di cui 21.101 per i posti comuni e 9.115 per i posti di sostegno.

I requisiti per accedere al concorso per i posti comuni sono:

• titolo di studio coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + abilitazione per la specifica classe di concorso

oppure

• tre anni di servizio negli ultimi cinque, entro il termine di presentazione della domanda, svolti presso le scuole statali, anche non continuativi, di cui almeno uno specifico

oppure

• titolo di studio coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + eventuali cfu integrati al titolo di studio richiesti dal MIM + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022

Gli ITP possono invece accedere con:

• laurea di primo livello + abilitazione

oppure

• diploma di accesso alla classe di concorso (il requisito sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024)

Per i posti di sostegno, il requisito è un diploma di specializzazione conseguito secondo il DM n. 249/2010.

Nella graduatoria, il punteggio sarà basato sul superamento delle prove del concorso, con un minimo di 70/100, a cui verranno sommati i punteggi attribuiti ai titoli.

Le certificazioni di lingua inglese C1 varranno 3,75 punti, mentre le C2 varranno 5 punti secondo la tabella dei titoli dell’ultimo bando di concorso.

 

TABELLA DEI TITOLI VALUTABILI

 

Graduatorie ATA III fascia: certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale requisito di accesso

Il 14 luglio 2023 è stato firmato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019-2021 del Comparto Istruzione e Ricerca. Tra le novità più significative, vi è l’introduzione di nuovi requisiti di accesso per i diversi profili del Personale ATA. Una delle principali novità riguarda l’inclusione della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale tra i requisiti di accesso. Questa sottoscrizione rappresenta un passo importante per il miglioramento delle condizioni lavorative all’interno del settore dell’istruzione e della ricerca.

A partire dal 2024, con l’apertura delle graduatorie di III fascia, è previsto che tutti i nuovi inserimenti per i profili di assistente amministrativo, assistente tecnico, cuoco, guardarobiere, infermiere, operatore scolastico e operatore dei servizi agrari, debbano possedere la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale come requisito di accesso.

La certificazione richiesta per questo scopo è EIPASS 7 moduli user, che è una certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.

EIPASS è stata inserita nei bandi del mondo scuola per più di 15 anni e si allinea con le direttive europee e internazionali che definiscono le competenze digitali necessarie per partecipare attivamente alla vita sociale, culturale ed economica della comunità, contribuendo alla crescita del sistema.

NUOVO PROFILO ATA “OPERATORE SCOLASTICO”

Il nuovo profilo di “Operatore scolastico”, introdotto con le prossime Graduatorie ATA III fascia, è una figura con mansioni di collaboratore scolastico e compiti aggiuntivi di assistenza non specialistica agli alunni con disabilità e supporto ai servizi amministrativi e tecnici.

Le attività svolte da questo profilo, sotto specifiche istruzioni e con responsabilità legate alla corretta esecuzione del lavoro, sono caratterizzate da procedure ben definite e richiedono una preparazione non specialistica.

I compiti di “Operatore scolastico” includono, a titolo esemplificativo:

1. Accoglienza e sorveglianza degli alunni e del pubblico, sia prima che dopo l’orario delle attività didattiche, durante i cambi di ora o durante la ricreazione.
2. Pulizia dei locali, degli spazi scolastici, degli arredi e delle pertinenze.
3. Vigilanza sugli alunni, compresa l’assistenza durante il pasto nelle mense scolastiche e, nelle scuole dell’infanzia e primarie, nell’uso dei servizi e nell’igiene personale.
4. Custodia e sorveglianza generica dei locali scolastici.
5. Collaborazione con i docenti.

Inoltre, l’Operatore scolastico svolge attività qualificata e non specialistica di assistenza e monitoraggio delle esigenze igienico-sanitarie per gli alunni con disabilità e fornisce supporto ai servizi amministrativi e tecnici. Questo nuovo profilo è stato introdotto nell’ambito del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il Comparto Istruzione e Ricerca.

 

REQUISITI D’ACCESSO AI PROFILI ATA

  • Assistente amministrativo: Diploma di scuola secondaria di secondo grado.
  • Assistente tecnico: Diploma di scuola secondaria di secondo grado corrispondente allo specifico settore professionale.
  • Cuoco: Diploma di scuola secondaria di secondo grado con qualifica di tecnico dei servizi di ristorazione, settore cucina.
  • Guardarobiere: Diploma di qualifica professionale di operatore di moda o diploma di scuola secondaria di secondo grado “Sistema moda”.
  • Infermiere: Laurea in scienze infermieristiche o altro titolo ritenuto valido dalla vigente normativa per l’esercizio della professione di infermiere.
  • Collaboratore scolastico: Diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale o “Certificato di competenze” relativo al primo triennio del percorso di studi di cui al d.lgs. n. 61 del 2017 – con promozione alla classe IV – da cui emerga il raggiungimento delle abilità, conoscenze e competenze minime necessarie per il superamento del predetto periodo di istruzione.
  • Operatore scolastico: Attestato di qualifica professionale di operatore dei servizi sociali. In alternativa diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale o “Certificato di competenze” relativo al primo triennio del percorso di studi di cui al d.lgs. n. 61 del 2017 – con promozione alla classe IV – da cui emerga il raggiungimento delle abilità, conoscenze e competenze minime necessarie per il superamento del predetto periodo di istruzione unitamente a certificazione di competenze socio-assistenziali.
  • Operatore dei servizi agrari: Attestato di qualifica professionale di Operatore agrituristico o Operatore agro industriale o Operatore agro-ambientale o Operatore agro-alimentare o equipollenti.

Firmato l’accordo sul Ccnl del comparto istruzione e ricerca 2019-2021

Il 14 luglio 2023 è stata firmata all’Aran l’ipotesi di accordo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il comparto dell’istruzione e della ricerca, valido per il periodo 2019-2021. L’accordo comprende 1.232.248 dipendenti, di cui 1.154.993 appartenenti ai settori scuola e Afam (tra cui 850mila insegnanti) e 77.255 lavoratori dei settori università ed enti di ricerca (esclusi i docenti). Il contratto prevede aumenti salariali medi mensili di 124 euro per i docenti, di 96 per il personale Ata e di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi. Anche gli altri settori hanno ottenuto aumenti significativi, e l’accordo ha introdotto e regolamentato il lavoro agile per il comparto. L’accordo rappresenta un passo importante per migliorare le condizioni di lavoro nel settore dell’istruzione e della ricerca, riconoscendo adeguatamente i dipendenti che vi operano.

 

IPOTESI CCNL IR 2019-2021 – frontespizio

 

Decreto Pa, ecco le novità per DPCM 60 CFU

Sono in corso delle nuove novità riguardo al Decreto Pa che attualmente viene discusso presso le commissioni I e XI della Camera. Ci si trova in una fase decisiva per l’approvazione da parte dell’assemblea di Montecitorio e si prevedono anche alcune modifiche che interessano il settore scolastico.

Vi è un emendamento governativo che presenta alcuni aspetti importanti riguardanti la formazione dei nuovi docenti e il concorso straordinario ter. Questo emendamento è atteso nelle prossime ore, dopo aver ottenuto l’approvazione dal dicastero per gli Affari delle Politiche Europee e il Pnrr. Nonostante la proposta sia ancora in fase di esame da parte del ministero dell’Economia per la necessaria approvazione, il consenso dei tecnici del ministro Fitto è considerato cruciale, poiché coinvolge modifiche alla formazione prevista dal Pnrr. Queste modifiche sono state oggetto di discussioni intense con la Commissione Ue negli ultimi mesi.

L’emendamento, come riportato da Italia Oggi, include anche alcune proposte parlamentari su cui i gruppi stanno attualmente lavorando. Per quanto riguarda la formazione dei nuovi docenti legata alla riforma del Pnrr, si prevede che le università già accreditate potranno utilizzare fino al 50% di didattica a distanza. Questa proposta, condivisa dalla Conferenza dei rettori (Crui), mira a soddisfare una domanda di formazione stimata dai rettori in 90.000 unità solo nel primo anno.

Per quanto riguarda il concorso, al fine di gestire un elevato numero di domande in tempi ristretti, verranno introdotti test a risposta chiusa interdisciplinari per la prova scritta. La prova orale sarà invece più specifica per disciplina. I docenti “ingabbiati” avranno la possibilità di partecipare a un percorso di abilitazione aggiuntivo senza dover sostenere la prova preselettiva. Si prevedono anche interventi per i docenti idonei dei concorsi precedenti: le loro graduatorie dovrebbero rimanere valide, ma le assunzioni saranno effettuate in ordine successivo rispetto ai vincitori del concorso Pnrr.

24 CFU

 

PERCHÈ CONSEGUIRE I 24 CFU?

Con l’approvazione del nuovo decreto attuativo D. lgs 377, emesso Venerdì 7 Aprile 2017, che riforma le modalità di reclutamento dei docenti di ogni ordine e grado, tutti i laureati potranno accedere ai concorsi inserendo nel proprio piano di studi 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) nei settori formativi antropologici, psicologici, pedagogici e nelle metodologie didattiche.

Il percorso offerto da Uniscuole è un’ottima occasione e supporto per tutti coloro che vorranno partecipare al CONCORSO DOCENTI ed al TFA SOSTEGNO ma non riescono a frequentare in sede le lezioni e i percorsi richiesti.

 

DESCRIZIONE PERCORSO 24 CFU

Uniscuole, offre l’opportunità di conseguire i CFU necessari ad un costo estremamente contenuto con una modalità di studio innovativa che consente di gestire l’acquisizione delle nuove competenze, in totale autonomia, attraverso corsi strutturati da docenti qualificati, fruibili su una Piattaforma e-learning disponibile 24H al giorno.

Il Corso 24 CFU per l’insegnamento si propone di fornire i crediti necessari per diventare insegnante in previsione del prossimo Concorso Docenti 2022.

I corsi sono fruibili anche in modalità singola nell’eventualità che il corsista sia già in possesso di certificazione da parte del precedente Ateneo della validità del precedente piano di studi per relativi crediti utili alla certificazione finale. Tale certificazione dei crediti pregressi attestati dal proprio Ateneo deve essere presentata per accedere ai corsi singoli.